Sono iniziate le attività all'interno del progetto STEP, di cui il CEAS Santa Lucia gestito dalla LEA Hydromantes è partner attivo.
Il progetto
STEP è stato finanziato dalla Regione Sardegna, Assessorato della Difesa
dell’Ambiente – Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e
Sistema Informativo Ambientale, all’interno dell’avviso pubblico per il
finanziamento di azioni dimostrative di acquisto e consumo responsabile
(PO-FESR 2007-2013 Asse IV Linea d’intervento 4.1.2d).
Il progetto è
stato elaborato dal Comune di Siniscola e ha come partner il CEAS Santa Lucia,
la Capitaneria di Porto e le scuole.
Porto di La Caletta - Siniscola (f.to M. Mulargia) |
Obiettivi generali del progetto.
Le tematiche
sugli aspetti ambientali, riguardano sempre più anche la sfera della
portualità. L’attenzione ai “porti verdi” è facilmente dimostrabile dalla
recente macroproduzione di provvedimenti normativi in materia, ed anche
dall’attenzione pubblica che si sta alzando in particolare grazie ad alcuni
grandi porti italiani, impegnati a coniugare rispetto ambientale a crescita e
competitività (es. Civitavecchia, La Spezia e Venezia che, grazie al contributo
di Enel, diventeranno porti verdi).
In quest’ottica il Comune di
Siniscola, che ha già avviato un piano di antinquinamento del Porto turistico
La Caletta, si candida per far diventare il proprio porto il primo porto
“verde” della Sardegna anche attraverso l’attuazione del presente progetto
“S.T.E.P. – Sviluppo Tecnologie Ecosostenibili per il Porto” volto ad
introdurre criteri di sostenibilità ambientale e a realizzare azioni
dimostrative concrete.
A tal fine il progetto “S.T.E.P.”
prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi strategici di sostenibilità:
OBIETTIVO GENERALE Avviare una strategia di orientamento alla
sostenibilità e alla valorizzazione dell’area portuale attraverso l’adozione di
soluzioni ecocompatibili volte al contenimento dei consumi energetici e
all’abbattimento delle emissioni legate alle attività svolte;
OBIETTIVI SPECIFICI Realizzare attività di informazione,
sensibilizzazione e brevi percorsi di formazione sulle tematiche ambientali nei
confronti dei soggetti gestori e degli utilizzatori del porto; Condurre
attività di analisi e monitoraggio al fine di redigere:
- un Piano di sviluppo sostenibile del porto;
- una guida contenente soluzioni pratiche per la gestione sostenibile del porto; Individuare interventi di razionalizzazione finalizzati alla sistematica riduzione dei consumi; Acquistare beni e attrezzature nonché adottare soluzioni tecnologiche innovative e strumenti per lo sviluppo competitivo e sostenibile del sistema portuale:
- bike sharing
- totem informativo con assistente virtuale.
Con tali
azioni progettuali si intende soddisfare la crescente sensibilità nei confronti
di servizi di qualità e a basso impatto ambientale. Un porto rappresenta un
interessante laboratorio per analizzare le problematiche secondo le dimensioni
della cosiddetta “triple bottom line”: sostenibilità sociale, ambientale ed
economica. Presenta infatti tutti gli ingredienti per sperimentare nuove azioni
di governance orientate verso uno sviluppo sostenibile che riduca sempre più
gli impatti negativi riducendo progressivamente quelle esternalità
rappresentate dai costi posti a carico della società in termine di
peggioramento della qualità di vita ed esaurimento delle risorse ambientali. Il
principio fondamentale sul quale si baserà l’intero progetto è quello della
sussidiarietà, tra l’Amministrazione comunale, la capitaneria di porto, il CEAS,
nonché gli utilizzatori stabili e occasionali dei servizi portuali,
determinante per l’attuazione di obiettivi e di azioni di sostenibilità a
livello locale.