Capo Comino, Siniscola. Foto di Manuela Mulargia |
Chi Siamo
Ci occupiamo di educazione ambientale, ricerca, creazione di itinerari ambientali, promozione del territorio e organizzazione di escursioni.
Le nostre iniziative e progetti sono rivolte alle scuole, enti pubblici, privati e turisti.
Gestiamo il CEAS Santa Lucia Siniscola.
Puoi contattarci alla seguente email: lea.hydromantes@tiscali.it
Le nostre iniziative e progetti sono rivolte alle scuole, enti pubblici, privati e turisti.
Gestiamo il CEAS Santa Lucia Siniscola.
Puoi contattarci alla seguente email: lea.hydromantes@tiscali.it
martedì 13 settembre 2016
mercoledì 7 settembre 2016
LABORATORIO PER AQUILONI
VOLERE VOLARE
Domenica 2 ottobre 2016
Il CEAS Santa Lucia di Siniscola in collaborazione con
Alessia Marrocu organizza Volere Volare. Un’intera giornata dedicata all’arte
della costruzione degli aquiloni.
Un viaggio alla scoperta del
vento, del cielo e delle proprie capacità. Il lavoro di costruzione sarà
inoltre occasione per affrontare in modo pratico alcuni concetti base della
teoria del volo ed avvicinarci al mondo dell’aquilone attraverso la conoscenza
della sua storia.
Per la giornata sono previsti due laboratori, distinti per
fascia d’età:
Uno la mattina dalle 10:00 alle 12:00 indirizzato ai bambini
da 6 a 11.
Uno il pomeriggio dalle 15:30 alle 18:30 indirizzato agli
adulti dai 14 anni ai 90 anni.
Le prenotazioni dovranno essere
fatte entro il 28 settembre.
Per informazioni cell. 393
9781254
domenica 4 settembre 2016
sabato 3 settembre 2016
WORLD CAFE'. DISSESTO IDROGEOLOGICO:CONSAPEVOLEZZA DELLE CAUSE
Il 1 settembre, nell’agriturismo Punta Lizzu il CEAS Santa Lucia in collaborazione con il Comune di Siniscola ha organizzato un incontro - dibattito - confronto per approfondire le cause del dissesto idrogeologico, i rischi, la prevenzione e le azioni che ognuno di noi può fare per impegnarsi nella sua mitigazione.
Nella prima parte dell’incontro hanno presentato i loro contributi il geologo Giovanni Tilocca che ha parlato di dissesto idrogeologico e delle sue cause; il sindaco di Posada Roberto Tola che ha presentato il caso del suo territorio e ciò che è stato fatto per mitigare il rischio e per trasformare i vincoli in opportunità rispettando la vocazione del territorio; l’ex assessore alla Protezione Civile di Olbia Ivana Russu che ha approfondito il tema su cosa sia la protezione civile e come si sia mosso il Comune di Olbia prima e a seguito dell’evento calamitoso del 2013; ha chiuso il Presidente dell’ordine dei geologi della Sardegna Davide Boneddu che ha rimarcato l’importanza della consapevolezza del rischio che non può prescindere dalla conoscenza del territorio e dei processi naturali che lo governano, con questa base si può operare una corretta pianificazione che se fatta bene è essa stessa azione di mitigazione. Lo Stato da parte sua dovrebbe impegnarsi di più nel rispetto dell’art. 9 della Costituzione Italiana. Ha parlato anche delle iniziative portate avanti dall’ordine dei geologi nelle scuole per sensibilizzare su questa tematica. Infine non ha mancato di elogiare la candidatura al mab UNESCO del nostro territorio.
Dopo questa prima parte è seguito il world cafè d’azione: dissesto idrogeologico, consapevolezza delle cause.
Con la metodologia del world cafè, in appositi tavoli di discussione si sono approfonditi diversi temi sull’argomento in questione, con il fondamentale apporto di ognuno dei partecipanti. Dalle discussioni sono emersi molti spunti interessanti che adesso andranno rielaborati in una relazione finale. È comunque chiaro che la consapevolezza del rischio debba nascere all’interno di ognuno di noi, portandoci a chiederci cosa possiamo fare personalmente per mitigarlo senza aspettare gli interventi dall’esterno. È emersa anche l’esigenza di conoscere maggiormente il proprio territorio e recuperare la “memoria storica” dei nostri luoghi.
Deve crescere nella popolazione la conoscenza del sistema della Protezione civile, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione. Prevenzione che prima di tutto deve fare ogni cittadino; per esempio conoscendo i rischi che riguardano il proprio territorio o il luogo in cui sorge la propria casa. Questo può essere fatto facilmente consultando il piano di protezione civile del proprio Comune.
All’incontro hanno partecipato circa quaranta persone: professionisti, insegnanti, il parroco, studenti, i rappresentanti dei CEAS di Torpè, Posada, Fonni e il referente del nodo provinciale INFEA. Grande significato ha avuto la presenza collaborativa dell’assessore all’ambiente del Comune di Siniscola Antonio Bellu, che ha seguito e ha partecipato con interesse a tutto l’incontro.
Le pause conviviali sono state accompagnate dalla band siniscolese Save the hammer.
Ringraziamo tutti per la partecipazione e contributo dato, con l’auspicio che riportino nel proprio quotidiano e nella propria professione un po’ di quello che si è sentito e appreso, contribuendo all’informazione e consapevolezza del rischio.
L’iniziativa è inserita all’interno del progetto di educazione ambientale “La città che vorrei” finanziato dalla Regione Sardegna.
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