Chi Siamo

Ci occupiamo di educazione ambientale, ricerca, creazione di itinerari ambientali, promozione del territorio e organizzazione di escursioni.
Le nostre iniziative e progetti sono rivolte alle scuole, enti pubblici, privati e turisti.
Gestiamo il CEAS Santa Lucia Siniscola.
Puoi contattarci alla seguente email: lea.hydromantes@tiscali.it

giovedì 20 dicembre 2012

IL PROGETTO STEP – Sviluppo Tecnologie Ecosostenibili per il Porto


Sono iniziate le attività all'interno del progetto STEP, di cui il CEAS Santa Lucia gestito dalla LEA Hydromantes è partner attivo.

Il progetto STEP è stato finanziato dalla Regione Sardegna, Assessorato della Difesa dell’Ambiente – Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistema Informativo Ambientale, all’interno dell’avviso pubblico per il finanziamento di azioni dimostrative di acquisto e consumo responsabile (PO-FESR 2007-2013 Asse IV Linea d’intervento 4.1.2d).
Il progetto è stato elaborato dal Comune di Siniscola e ha come partner il CEAS Santa Lucia, la Capitaneria di Porto e le scuole.

Porto di La Caletta - Siniscola (f.to M. Mulargia)
Obiettivi generali del progetto.

Le tematiche sugli aspetti ambientali, riguardano sempre più anche la sfera della portualità. L’attenzione ai “porti verdi” è facilmente dimostrabile dalla recente macroproduzione di provvedimenti normativi in materia, ed anche dall’attenzione pubblica che si sta alzando in particolare grazie ad alcuni grandi porti italiani, impegnati a coniugare rispetto ambientale a crescita e competitività (es. Civitavecchia, La Spezia e Venezia che, grazie al contributo di Enel, diventeranno porti verdi).
In quest’ottica il Comune di Siniscola, che ha già avviato un piano di antinquinamento del Porto turistico La Caletta, si candida per far diventare il proprio porto il primo porto “verde” della Sardegna anche attraverso l’attuazione del presente progetto “S.T.E.P. – Sviluppo Tecnologie Ecosostenibili per il Porto” volto ad introdurre criteri di sostenibilità ambientale e a realizzare azioni dimostrative concrete.
A tal fine il progetto “S.T.E.P.” prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi strategici di sostenibilità:
OBIETTIVO GENERALE Avviare una strategia di orientamento alla sostenibilità e alla valorizzazione dell’area portuale attraverso l’adozione di soluzioni ecocompatibili volte al contenimento dei consumi energetici e all’abbattimento delle emissioni legate alle attività svolte;
OBIETTIVI SPECIFICI Realizzare attività di informazione, sensibilizzazione e brevi percorsi di formazione sulle tematiche ambientali nei confronti dei soggetti gestori e degli utilizzatori del porto; Condurre attività di analisi e monitoraggio al fine di redigere:
  • un Piano di sviluppo sostenibile del porto;
  • una guida contenente soluzioni pratiche per la gestione sostenibile del porto; Individuare interventi di razionalizzazione finalizzati alla sistematica riduzione dei consumi; Acquistare beni e attrezzature nonché adottare soluzioni tecnologiche innovative e strumenti per lo sviluppo competitivo e sostenibile del sistema portuale:
  • bike sharing
  • totem informativo con assistente virtuale.

Con tali azioni progettuali si intende soddisfare la crescente sensibilità nei confronti di servizi di qualità e a basso impatto ambientale. Un porto rappresenta un interessante laboratorio per analizzare le problematiche secondo le dimensioni della cosiddetta “triple bottom line”: sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Presenta infatti tutti gli ingredienti per sperimentare nuove azioni di governance orientate verso uno sviluppo sostenibile che riduca sempre più gli impatti negativi riducendo progressivamente quelle esternalità rappresentate dai costi posti a carico della società in termine di peggioramento della qualità di vita ed esaurimento delle risorse ambientali. Il principio fondamentale sul quale si baserà l’intero progetto è quello della sussidiarietà, tra l’Amministrazione comunale, la capitaneria di porto, il CEAS, nonché gli utilizzatori stabili e occasionali dei servizi portuali, determinante per l’attuazione di obiettivi e di azioni di sostenibilità a livello locale.

sabato 15 dicembre 2012

I BISOGNI INDOTTI NELL'ECONOMIA MODERNA

La nostra economia enormemente produttiva richiede che facciamo del consumo il nostro stile di vita, che convertiamo l’acquisto e l’uso di merci in rituali, che cerchiamo la nostra soddisfazione spirituale, le nostre soddisfazioni egoistiche, nei consumi. È il momento di cercare la misura del nostro stato sociale, dell’accettazione sociale, del prestigio, nei nostri modelli di consumo, il senso e il significato della nostra vita espresso in termini di consumo. Più grandi sono le pressioni sull’individuo a conformarsi alle norme di sicurezza e accettazione sociali, tanto più egli tende ad esprimere le sue aspirazioni e la sua individualità in termini di ciò che indossa, guida, mangia, la sua casa, la sua macchina, il suo modo di nutrirsi, il suo hobby. Questi prodotti e servizi devono essere offerti ai consumatori con particolare urgenza. Non abbiamo bisogno solo di un consumo a “tappe forzate”, ma di un consumo costoso. Abbiamo bisogno di merci usate, bruciate, sostituite, e scartate a un ritmo sempre crescente. Abbiamo bisogno che le gente mangi, beva, vesta, guidi, viva, in modo sempre più complicato e, quindi, che renda i consumi costantemente più costosi”.


Victor Lebow, The Real Meaning of Consumer Demand, Journal of Retailing, 1955